La percezione del rischio e del pericolo

La percezione del rischio e del pericolo è definita come “la capacità di prevedere e sfuggire le situazioni pericolose, capacità di apprendere dall’esperienza”. 

La maggioranza dei soggetti ha una propria intuitiva percezione del pericolo che si accompagna all’esporsi o meno a una situazione.

La percezione del rischio personale è sempre strettamente collegata al grado di fiducia in noi stessi ed al grado di autostima che percepiamo.

La “psicologia del rischio” studia questi risvolti umani, spesso soppressi per lungo tempo per essere poi portati a galla nei momenti di vita in cui è necessario confrontarsi con se stessi in maniera più approfondita.

Ma ognuno di noi vive il rischio in maniera molto soggettiva ed è per questo che, alcune persone sfidano ogni giorno i propri limiti e le proprie potenzialità per ragioni diverse.

La percezione del rischio e del pericolo varia a seconda dell’età e del contesto psico-sociale. 
Individuare i pericoli ed essere abituati a farlo può essere un fattore determinante per la sicurezza propria e di chi ci sta accanto.
Fra pericolo e rischio le differenze concettuali sono marcate.
Il pericolo è una prova a cui volontariamente ci si espone e che il soggetto affronta consapevolmente, quindi un “far esperienza della difficoltà”. 
Il rischio invece è indipendente da noi, ci mette in una situazione tale che non siamo capaci di affrontarlo, perché appunto impreparati. 
Educare alla sicurezza, istruire al rischio e al pericolo significa anche sostenere che, per ottenere risultati, occorre spesso cambiare mentalità e di conseguenza anche i comportamenti: il rispetto delle regole-base risulta fondamentale, perché ne derivano benefici per tutti, e quindi il senso di appartenenza è fondamentale.

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